Specialisti Pelle Secca e PsicoDizione per balbuzie

Specialisti Pelle Secca e PsicoDizione per balbuzie

Nella puntata di Laboratorio Salute abbiamo la Dott.ssa Chiara Comastri, Psicologa e specialista nell’educazione del linguaggio e il Dottor Gianfranco Nascimbeni ideatore del Metodo ‘Specialisti Pelle Secca’ per la cura della pelle secca.

Insieme alla Dott.ssa Chiara Comastri, da oltre 18 anni nel campo della balbuzie e dell’educazione del linguaggio scopriremo il modo in cui è riuscita a risolvere il suo problema di balbuzie che aveva dall’età di 3 anni.

Dopo l’esperienza personale ha creato un suo metodo, “PsicoDizione”, che insegna in tutta Italia per aiutare le persone che hanno il disagio della balbuzie. Data l’efficacia di questo approccio forma anche operatori A.S.L. per il “Progetto Lalla” a Brindisi e per il Collegio dei Logopedisti di Aragona (Spagna). Grazie alla propria esperienza, formazione e ricerca lavora con attenzione rivolta sia alla rieducazione tecnica che al supporto psicologico specifico per eliminare il “blocco” nel linguaggio ed imparare a fronteggiare l’ansia.

Si sono individuate due forme principali di balbuzie:

  • primaria (presente nei primi anni d’età) caratterizzata da una mancata consapevolezza del disturbo fonetico, dalla presenza di esitazioni, ripetizioni e prolungamenti e dall’assenza di tentativi d’evitamento di quel particolare fonema o sillaba
  • secondaria (s’instaura, a parte alcune eccezioni, in età scolare) distinta per la presenza di consapevolezza del disturbo da parte del soggetto.
    Caratteristiche sono le “sincinesie” che comprendono i movimenti mimico-facciali, l’atto di chiudere la mano a pugno, l’incoordinazione respiratoria, il fare una brusca inspirazione respiratoria o la deglutizione. Questi comportamenti sono eseguiti dal soggetto per per prevenire o superare un blocco o una specifica parola.

Per evitare alcuni fonemi o parole, sui quali c’è la certezza d’incontrare delle difficoltà, il balbuziente usa diversi espedienti, tra cui:

  • pause silenti di diversa durata;
  • un giro di parole, ritenuto in ogni modo ridicolo e imbarazzante (ad esempio volendo chiedere di farsi passare un cucchiaio proprio per la presenza della “c” gutturale iniziale, potrebbe chiedere “…dammi la posata per la minestra…”);
  • i suoni d’imbarazzo (…ehm…)
  • le embolalie “intercalari ripetuti nella struttura del discorso…” (Galimberti, 1992) come ad esempio “…poiché…”, “…infatti…”, “…dunque…”.

Questo modello di comportamento, se portato all’eccesso, può sfociare in una fobia sociale verso l’atto di parlare, ossia la “logofobia”.

Durante la trasmissione la Dott.ssa Comastri ci aiuterà a capire in che modo possiamo affrontare questo problema se per caso abbiamo figli che ne soffrono. Infatti se il nostro bambino ha meno di 6 anni e manifesta disfluenza, è probabile che si tratti ancora di balbuzie primaria (detta anche balbuzie evolutiva o fisiologica), caratterizzata dall’assenza di consapevolezza da parte del bambino. In alcuni casi, scompare naturalmente senza lasciare strascichi, ma non è così per tutti. Anzi, la maggior parte delle balbuzie secondarie di oggi derivano da una mal gestione della disfluenza in fase evolutiva. Un aspetto importante è evitare da subito che il bambino acquisisca consapevolezza rispetto ai propri blocchi.

Inoltre, per risolvere il problema potete voi stessi apprendere il metodo PsicoDizione che utilizziamo per i bambini sotto i 6 anni, che vi permette di rieducare vostro figlio senza che lui si accorga di venire corretto. Queste strategie possono essere applicate da genitori, nonni, baby-sitter o insegnanti della scuola materna.

PsicoDizione organizza, in molte città italiane, colloqui individuali e corsi di Parent Training, dedicati ai genitori di bambini, finalizzati ad apprendere la tecnica per la rieducazione della balbuzie evolutiva nei propri figli.

Se vostro figlio ha più di 6 anni è importante che egli stesso acquisisca strumenti pratici che gli permettano di dire la frase che ha in mente senza incepparsi o usare sinonimi, giri di parole o rimanendo in silenzio.
Affinché ciò accada è necessario che impari ad anticipare la sensazione interna del blocco di balbuzie e ad usare l’ansia e le altre emozioni a proprio vantaggio, lavorando sul suono per migliorarne l’estetica e per averne il controllo. Tutto questo si ottiene durante il corso di PsicoDizione di due settimane o di una settimana, intensivo.

 

Insieme al Dottor Gianfranco Nascimbeni ideatore del Metodo ‘Specialisti Pelle Secca‘, un approccio unico per la pelle secca che nasce dall’esperienza di più di 30 anni nella cura specialistica e professionale della pelle nel settore dei centri estetici, nel quale l’azienda Biocharme opera dal 1984.

Scopriremo che attraverso gli studi e numerosi approfondimenti svolti dal Dottor Nascimbeni si è arrivati alla conclusione che la maggior parte delle persone appartiene alla categoria di pelli secche (tra il 60 e il 70%) anche se crede di avere un altro tipo di pelle.

Il metodo si basa principalmente sull’osservazione delle pelli secche e sul concetto fondamentale che non esiste una sola tipologia di pelle secca, ma più di una, a seconda delle degenerazioni che la pelle ha subito.

Sono state, quindi, identificato delle sottocategorie, ovvero:

  • pelle secca delicata
  • pelle secca atona
  • pelle secca matura
  • pelle secca/xerosi

Ciascuno di questi gruppi di pelli richiede delle cure specifiche che evitino i fastidi legati agli shock termici o gli inestetismi ai quali sono per natura soggette (come le rughe o la couperose).

 

Contatti

Dottor Gianfranco Nascimbeni 

EmotionSkincare

Dott.ssa Chiara Comastri

PsicoDizione