Le donne particolarmente vulnerabili ai danni prodotti dal fumo
Dal Congresso nazionale dell’Associazione italiana donne medico (Aidm) in corso a Salerno, da una sessione promossa da Philip Morris Italia con PMI Science arriva preoccupazione per le donne fumatrici. In quanto le donne sono particolarmente vulnerabili ai danni prodotti dal fumo per la loro maggiore fragilità fisica, ma nonostante questo il numero delle fumatrici aumenta.
“Il fumo fa male a tutti ma in maniera particolare alle donne, più fragili. Gli effetti sono molteplici, dalla salute dei polmoni a quella riproduttiva, con le sigarette che possono danneggiare il feto durante una gravidanza. Purtroppo le donne, nonostante il messaggio sia chiaro, continuano a fumare, anche per i ritmi sempre più stressanti a cui sono sottoposte. Pur essendo loro che si prendono cura della salute della famiglia trascurano la propria” ha sottolinea la presidente Aidm Antonella Vezzani ad Ansa.
Le sigarette, ha sottolineato Maria Sole Chimenti, Professore associato presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Presidente ReDO – Associazione delle Donne Reumatologhe, influiscono anche sul rischio di artrite reumatoide, una malattia estremamente diffusa tra le donne.
“Nel caso specifico dell’artrite reumatoide, tipica malattia di genere, i dati – spiega – indicano come l’abitudine al fumo aumenti il rischio di sviluppare tale patologia. Si evidenzia inoltre come le modifiche negli stili di vita, come lo smettere di fumare, possano ritardare o addirittura prevenire l’insorgenza della patologia”.
Sulle possibili alternative alle sigarette, sottolinea Vezzani, il giudizio è sospeso.
“Adottare un cambiamento è positivo, vuol dire che c’è una consapevolezza del problema e una volontà di arrivare a smettere. Ma è ancora presto per quantificare i possibili effetti positivi”.