Le allergie respiratorie colpiscono anche in inverno

In Italia si stima che tra il 10 e il 20% della popolazione soffra di allergie respiratorie con un picco tra i giovani adulti e maggior prevalenza nel genere femminile. Sono circa 9-10 milioni gli italiani che si ammalano ogni anno. Esistono pollini la cui concentrazione massima si rileva soprattutto nei mesi invernali, tra cui spicca il polline del cipresso. Lo afferma Paola Zangari, allergologa di Roma; una pollinazione invernale riguarda anche le betullacee nel Nord Italia. I sintomi delle allergie a questi pollini si manifestano con rinocongiuntivite (ossia prurito nasale, lacrimazione e prurito oculare), tosse e asma bronchiale nei casi in cui vengano coinvolte le vie aeree inferiori. Per una diagnosi certa di allergia respiratoria esistono test cutanei, i ‘Prick test’, dotati di un elevato valore predittivo. Cosa scatena dunque le allergie d’inverno? L’urbanizzazione soprattutto nelle periferie delle città con la tendenza al sovraffollamento e vivere in ambienti chiusi, poco areati, con maggiore esposizione ad allergeni indoor (come acari, muffe); l’introduzione nel verde pubblico nelle città di piante non autoctone ad elevata impronta allergizzante (come ulivo e cipresso); l’inquinamento (polveri sottili e biossido di ozono), i meccanismi ossidativi con ruolo pro-infiammatorio sulle mucose delle vie aeree e l’aumento della temperatura globale: si stima che un aumento di mezzo grado della temperatura faccia incrementare di 10-100 volte la concentrazione pollinica. Ecco allora alcuni accorgimenti utili a limitare l’entità della sintomatologia allergica come ridurre la concentrazione di polvere domestica nei soggetti allergici ad acari e muffe e materassi, cuscini, in materiale ipoallergenico. Evitare tappeti folti, librerie, tendaggi pesanti. Arieggiare molto gli ambienti chiusi mantenendo il giusto tasso di umidità dell’aria e lavare spesso la biancheria. Per le allergie ai pollini è più difficile riuscire a effettuare una prevenzione efficace. In ogni caso si può provare a non uscire nelle ore più calde e umide, proteggere gli occhi con occhiali da sole, non lasciare i finestrini aperti durante la guida.