Laboratorio Salute: erbe dimagranti e rimedi per Covid
Triplo argomento in questa puntata di Laboratorio Salute.
In questo periodo di riposo forzato il nostro corpo ha nel 90% dei casi iniziato ad aumentare il peso. Rimanere a casa incrementa gli “agguati al frigo”. È stato registrato che i consumi alimentari in questo periodo sono aumentati del 20%, 25% e questo si traduce inesorabilmente in un aumento del peso delle persone.
Chi è normopeso ha possibilità di vivere più a lungo, minor rischio di incorrere in diabete tipo2 (il tessuto adiposo produce delle sostanze in grado di abbassare la sensibilità delle cellule all’insulina), colesterolo alto, malattie cardiache, disturbi biliari, artrosi e difficoltà di movimento.
Viste queste premesse, dedicheremo questa puntata di Laboratorio Salute al problema della riduzione del peso. In studio ci saranno Fabrizio Reggiani, esperto di benessere e Fabio Ravanello, fitopreparatore e titolare della Renaco Italia che ha sviluppato dei fito-preparati utili per affrontare affrontare il problema prima di arrivare a tavola con prodotto liquido da prendere circa mezzora prima di pranzo. In particolare Fabio ravanello ha studiato due piante ad azione “tranquillizzante” con la funzione di togliere lo stress ed il nervosismo, e come seconda azione ridurre la spossatezza.
In particolare le piante Scutellaria. (Scutellaria baicalensis) è una pianta erbacea perenne, nota anche come Baikal zucchetto o huang gin. E’ usato in fitoterapia per le sue proprietà, infatti il flavonoide contenuto nella radice di questa pianta, il (Baicalin), possiede innumerevoli proprietà benefiche e trova vari impieghi. L’ alto contenuto di bioflavonoidi nelle sue radici, aiuta a supportare e rafforzare il sistema nervoso, calma e riduce lo stress, l’ansia e la depressione, in più agisce sui muscoli e la tensione muscolare. E’ inoltre un rimedio utile per mal di testa, ansia, insonnia e svolge un’attività neuro protettiva, sedativa e rilassante, oltre a migliorare la circolazione.
La Rodiola crea un miglioramento delle attività metaboliche generali (fegato, muscoli, cuore) e intellettuali (effetto antidepressivo, miglior capacità mnemonica e di concentrazione). Gli stessi princìpi attivi esercitano un’azione equilibratrice sui peptidi oppioidi (beta endorfine), di cui la rodiola sembra indurre la sintesi. Gli estratti hanno dimostrato spiccate proprietà antiossidanti, ascrivibili a varie sostanze, in particolare a flavonoidi e acidi organici. In alcuni studi, la rodiola ha dimostrato proprietà antifame (nel caso venga assunta prima dei pasti) e lipolitiche (stimola le lipasi attive nei tessuti adiposi, favorendo la mobilitazione degli acidi grassi). Tali azioni ne suggeriscono un possibile impiego in preparati coadiuvanti dei regimi dietetici ipocalorici.
La combinazione di queste due piante ottimizza le funzioni: epatica, muscolare, cardiaca, intellettiva e al contempo riduce i sintomi della fatica e favorire il recupero dall’esaurimento fisico muscolare. Contrasta i blandi sintomi depressivi associati alla debolezza e all’astenia. Promuove l’attività cognitiva; migliora le difese antiossidanti; riduce la sensazione di fame.
Come secondo step: lavorare sul “ristagno di liquidi”.
È necessario così per poter dimagrire aiutare il corpo ad espellere questi liquidi in maniera naturale, usando piante ad azione drenante e diuretica, e allo stesso tempo usando piante ad azione, depurativa che riattivino tutti gli organi emuntori.
Per attivare naturalmente queste funzioni Fabio Ravanello ha creato un integratore a base di Pilosella (Hieracium pilosella L.) erba, Quercia marina (Fucus vesiculosus L.) tallo, Ortica (Urtica dioica L.), Carciofo (Cynara scolymus L.) foglie, Aframomum melegueta, Gramigna (Agropyron repens Beauv.) radice, Spacca pietra
Una volta tolta la fame, eliminato i liquidi in eccesso bisogna riaccendere i motori. Nella persona sovrappeso spesso il metabolismo va in letargo, non brucia, e tiene il motore al minimo per non consumare. Tutto quello che ingerisce finisce in tessuto adiposo, anche se a volte si vedano persone che mangiano grandi quantità di cibo e non ingrassano MAI. Analizzate questi fatti attentamente, Fabio Ravanello ha preparato una formulazione che riaccenda il metabolismo e allo stesso tempo da energia alla persona così che torni la vogli di muoversi. Quindi le piante in questione sono Aframomum melegueta grani del paradiso, Undaria pinnatifida wakame (un pigmento vegetale, un carotenoide tipico delle alghe brune a cuiconferisce la caratteristica colorazione, sovrapponendosi alle verdi tonalità della clorofilla, fucoxantina. Le alghe rappresentano comunque un’ottima fonte di iodio (che alle dosi opportune è essenziale per stimolare l’attività tiroidea ed il metabolismo basale) e di acido alginico (un polisaccaride che aumenta la densità del contenuto gastrico, stimolando il senso di sazietà ed agendo come blando lassativo di massa). Con la loro attività, queste alghe sembrano contribuire alla dissipazione di energia ottenuta dai grassi, sotto forma di calore; sarebbero quindi alla base di un innato meccanismo di difesa del corpo umano dal grasso in eccesso e dal freddo.
Inoltre vi è la Gynostemma, che è fra le piante più note fin dall’antichità (la Medicina Cinese la usa fin dal 1300). Viene chiamata sia “pianta dell’immortalità”, perché le gli abitanti della provincia cinese di Guizhou che la consumano abitualmente sono insolitamente longevi, sia “Ginseng del sud”, perché ha una composizione chimica simile a quella di questa pianta. Questo significa che è in grado di aumentare la resistenza dell’organismo allo stress cronico, che quando è in eccesso rischia di alterare anche il nostro benessere e la salute. Allo stesso tempo, permette anche al nostro fisico di ritrovare quelle energie che con lo stress possono venire meno: vi sarà capitato, nei periodi di maggiore stress di sentirvi particolarmente stanchi, fino ad essere spossati. La Gynostemma per dimagrire: riducendo l’assimilazione di zuccheri e grassi, diventa infatti un aiuto per chi sta seguendo una dieta dimagrante per perdere i chili di troppo. La sua azione permette infatti di limitare l’accumulo del tessuto adiposo, migliorando la funzionalità del tessuto connettivo. Proprio per questo motivo, la pianta aiuta anche a contrastare la formazione della cellulite, che è data da un accumulo di grasso e da una infiammazione dei tessuti connettivi.
Infine la piperina è una sostanza organica vegetale (scientificamente detta alcaloide) contenuta nel comunissimo pepe nero (Piper nigrum), ove è presente prevalentemente nello strato più superficiale ed è responsabile, in cooperazione con la cavacina, del tipico sapore pungente, amaro e piccante della spezia. Pepe nero in grani e in polvere sopra un tavolo Isolata per la prima volta in Danimarca nel 1820, grazie al lavoro del fisico e chimico Orsted, la piperina è molto utilizzata nella medicina Ayurvedica, una scienza medica molto antica che affonda le sue radici in India, che basa il suo concetto di salute sulla stretta interconnessione fra aspetti fisici, psicologici e ambientali: essa ricorre quasi esclusivamente all’utilizzo di rimedi di origine naturale, quali fiori, piante, radici, foglie ecc, per curare differenti disturbi, previa loro opportuna lavorazione. Tra questi, la piperina è usata specialmente per trattare le affezioni del sistema digerente, quali ad esempio diarrea, costipazione, difficoltà digestive. In effetti, differenti sono le proprietà benefiche ascrivibili alla piperina: ha azione diuretica e antiflogistica, tonica e antiossidante e, non ultima, la piperina ha proprietà dimagranti. Analizziamo proprio quest’ultimo aspetto e vediamo se e come la piperina possa aiutare a dimagrire. Le proprietà dimagranti della piperina oggi sono fortemente sfruttate, specialmente nella formulazione di integratori alimentari che aiutano a perdere i chili in eccesso. Dal punto di vista molecolare, l’attività dimagrante dell’alcaloide non è stata pienamente dimostrata, ciò perché non vi sono ancora casi clinici statisticamente significativi che possano confermarla senza dubbio. Al contempo, sperimentalmente e da un punto di vista teorico, sono vari gli studi che avvalorano tale teoria. Tra essi, uno pubblicato nel 2012 ha evidenziato come la piperina possa agire sui geni responsabili della formazione di cellule adipose, interferendone l’attività. Ciò promuoverebbe la riduzione dei livelli di grasso presenti in circolo e ostacolerebbe la nascita e la crescita di adipociti ex novo. Inoltre, la piperina aiuta a dimagrire in quanto possiede attività termogenica (la termogenesi consiste in un insieme di processi fisiologici in cui si ha un dispendio energetico, e quindi di calore, specialmente da parte del tessuto adiposo e muscolare), pertanto stimola il metabolismo basale e favorisce l’ossidazione dei grassi.
Veniamo al secondo argomento.
La medicina tradizionale cinese sta usando le proprie armi contro l’influenza da coronavirus covid 19 con rimedi a base di erbe per proteggere e stimolare il sistema respiratorio, immunostimolanti ed esercizi per rafforzare i polmoni.
Questi rimedi servono a contenere i sintomi dell’infezione e potenziare le difese dell’organismo e sono a base di erbe millenarie che finora sono state utilizzate per altre malattie delle vie respiratorie. Uno dei composti maggiormente utilizzati è Shuang Huang Lian, una combinazione di tre piante, Lonicera Scutellaria e Forsizia. Questa formulazione è utilizzata dagli anni ’60 contro diverse infezioni, e anche la biomedicina riconosce gli effetti antibiotici, antivirali e antiinfiammatori delle sue componenti”. In Italia queste piante non fanno parte dell’elenco delle piante ammesse, anche se potrebbe essere realizzato in farmacia come preparazione galenica.
Un’altra formulazione che avrebbe dato risultati interessanti è il Quinfei Padiutang , un decotto a base di piante che purifica il polmone ed elimina le tossine.
Poi viene utilizzata la Polvere del paravento di giada a base di radice di astragalo, che in Cina è utilizzata per rafforzare il sistema immunitario, da sola o in combinazione con altre erbe
Ma la Medicina tradizionale cinese non utilizza solo farmaci: per rafforzare le difese dell’organismo possono essere utilizzati anche l’agopuntura e soprattutto il Qi Gong, in particolare l’esercizio dei “sei ideogrammi e sei suoni”, che combina respirazione, movimento e l’emissione di particolari suoni . Uno dei quali, il suono Xia che è particolarmente utile per rafforzare l’apparato respiratorio.
Per parlarci di questo in studio ci sarà il Maestro Giorgio Barbieri, insegnante di wushu kung-fu, stile Shaolin Quan, taiji quan, stile Wu, qi gong terapeutico e marziale secondo la tradizione del m° Liu Dong, del m° Ma Li Tang e di sua figlia Ma Xu Zhou che ci spiegherà alcuni tecniche per lavorare sul polmone.
info@taokuan.com
338.2370407
Terzo argomento…
Visto che il coronavirus colpisce le vie respiratorie possiamo rinforzarle con l’aiuto delle piante,in modo da permettere una più adeguata risposta difensiva.
Rudy Lanza, psicoterapeuta, fondatore della naturopatia in Italia, si occupa da molti anni delle Medicine non convenzionali. È presidente, nonché fondatore, della FNNHP (Federazione Nazionale Naturopati Heilpraktiker Professionisti). Assieme al dottor Lanza cercheremo di capire come la naturopatia affronta il coronavirus.
Questi alcuni consigli:
Combattere lo stress ossidativo
Utilizzare una alimentazione ricca di anti ossidanti ed anti infiammatoria
Controllare l’infiammazione cronica
Alzare le difese immunitarie (Linfociti T e macrofaci) contro attacchi virali e batterici
Utilizzo di fito-integratori (vitamica c, uncaria tormentosa, astragalo, vitamina d , funghi shitake e reischi)
Integrazione a base di N-acetil L-cisteina (NAC): forma di rilascio della L-cisteina, aminoacido solforato non essenziale, ottimo agente utile per prevenire e trattare numerose condizioni di stress ossidativo, oltre che come agente mucolitico.
Olii essenziali Laurus Nobilis (utilizzato già per la Sars), Panarosa, Ravintsara (Cinnamomum camphora), Eucalipto Rodiata,
Per l’ansia utilizzare olii essenziali di Lavanda, arancio amaro, lavanda e mandarino.
Sali di schussler: Magnesium Phosforicum e Calium Phosporicum
Utlizzare l’inalatore con vapore caldo
Infine dimostrazione di una inalazione con giusta respirazione.