Donare il plasma iperimmune per aiutare i malati
La terapia con il plasma iperimmune, metodica che all’ospedale Carlo Poma di Mantova e al Policlinico San Matteo di Pavia ha trovato la prima, coraggiosa applicazione, dopo essere stata adottata dagli Stati Uniti, ha varcato anche l’Adriatico grazie a Massimo Franchini, direttore del Servizio trasfusionale e Giuseppe De Donno, pneumologo dell’ospedale Carlo Poma. Con loro lavora anche Claudia Glingani, Biologa del Servizio Immunotrasfusionale.
- La conservazione del plasma iperimmune
Oggi, dunque, sempre più centri utilizzano il plasma iperimmune donato volontariamente dalle persone che sono guarite dal Covid-19. Il plasma dei guariti, infatti, grazie alla presenza di anticorpi neutralizzanti, permette di trattare i pazienti prima che l’insufficienza respiratoria diventi troppo grave.
Approfondiremo l’argomento durante appuntamento della trasmissione Medicina e Ricerca.
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