Fotovoltaico, nel 2050 prima fonte di energia nel mondo

Nel 2050 il sole potrebbe rappresentare la fonte primaria di energia elettrica nel mondo. E’ quanto prevede l’International energy agency (Iea), secondo cui un traino al comparto è rappresentato dal calo dei costi delle apparecchiature tecnologiche, in primis i pannelli fotovoltaici.

Nei suoi ultimi due rapporti, l’Agenzia internazionale dell’energia stima che entro il 2050 il fotovoltaico potrà generare fino al 16% dell’energia elettrica mondiale, mentre dagli impianti solari termodinamici potrà venire un ulteriore 11%. Insieme queste due tecnologie potranno fornire più energia dei combustibili fossili, dell’eolico, dell’idroelettrico e del nucleare, contribuendo a una riduzione delle emissioni pari a 6 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno.

La cifra corrisponde alle emissioni dirette generate dal settore dei trasporti in tutto il mondo. A trainare la crescita del fotovoltaico, secondo gli esperti, saranno la Cina e gli Stati Uniti, mentre le centrali solari termoelettriche rappresenteranno una grande opportunità nei Paesi assolati e con cieli tersi come India, Medio Oriente, Africa e Usa.

L’Agenzia sottolinea, tuttavia, che non si tratta di previsioni, ma di road map che tengono conto dei progressi tecnologici attesi e delle azioni politiche necessarie a raggiungere gli obiettivi, per i quali servono impegni da parte dei governi, della ricerca e dell’industria.