Il ricercatore si pone domande, per antonomasia. Cerca risposte. Non sempre le trova, ma il suo spirito di ricerca non crolla. La sua etica e la sua buonafede lo portano a cercare il miglior risultato con il minor sacrificio per il paziente, e la minore invasività. Non è ancora chiarita l’eziologia della maculopatia cosiddetta umida. Nell’ultimo decennio si è notato un incremento di casi, sebbene sempre in minor rapporto rispetto alle maculopatie secche. Ma il rapporto tra epitelio pigmentato e coroide non è conosciuto e forse è in quella direzione che bisognerà approfondire lo studio di una retinopatia che ha ancora molti aspetti da svelare. Lo studio e l’impegno non si fermano.