L’Arte “inquinata”, una mostra per mettere in primo piano l’ambiente

Quando l’inquinamento diventa arte. E’ l’esperimento del Koppel Project Exchange che ha portato in mostra a Londra una serie di opere d’arte realizzate catturando l’aria contaminata della capitale britannica per mettere in primo piano la lotta ai cambiamenti climatici.

La mostra è il frutto della collaborazione fra artisti visivi e scienziati che si sono messi all’opera per mettere l’inquinamento a disposizione della creatività artistica.

Come nel caso di questa opera di Alice Cazenave intitolata “Here Many Worlds Collide”. Una immagine eterea che evoca oceani ma che è stata realizzata in realtà catturando l’aria contaminata di Londra.

“Penso alla nostra situazione contemporanea e penso all’inquinamento e all’utilizzo di sostanze chimiche alternative per realizzare le fotografie – ha spiegato l’artista – quindi invece di utilizzare la gelatina di mucca che viene utilizzata nelle tradizionali carte fotografiche ed emulsioni ho usato un’alternativa a base vegetale e quindi ho usato l’agar qui Così è un misto di pensiero del XIX e del XXI secolo”.

“Air” di Marina Vitaglione mostra figure astratte simili a pianeti realizzate con particelle di inquinamento, mentre Liz K Miller ha trasformato in immagini i suoni della pioggia in “Sound sketch forest rain sonic”.