Il processo di privatizzazione dell’acqua procede spedito: la Camera dei Deputati ha approvato il DDL Concorrenza, che consegna la gestione dei servizi pubblici dei Comuni, come rifiuti ed acqua, alle multinazionali. Viene così calpestato l’esito del referendum del 2011 in cui gli Italiani avevano scelto una gestione pubblica dei servizi idrici. A Cremona le conseguenze della gestione di servizi pubblici da parte di grandi società si possono intuire: basti guardare i disservizi nella manutenzione dei semafori e dell’illuminazione pubblica, che fanno capo alla francese Citelum. Nel caso dell’acqua, già oggi l’impianto di distribuzione presenta lacune, dal momento che 1/3 dell’acqua potabile viene dispersa nelle tubature. Cosa succederebbe se venisse privatizzata?