Cremona. Mesi di polemiche e fondi pubblici buttati. In via Serio almeno metà degli alberi piantumati dopo gli abbattimenti del 2021 è passata a miglior vita, con buona pace dei residenti che speravano di tornare a godere del verde perduto. Moltissime delle giovani piante messe a dimora alla fine del 2021 – 46 in tutto quelle abbattute nella sola via Serio – sono secche: le foglie color ruggine, il tronco senza linfa. Colpa, spiega un esperto naturalista, della piantumazione tardiva e della scarsa irrigazione nel corso di un’estate particolarmente calda e arida. In una parola, scarsa manutenzione, come previsto da molti concittadini alla luce dei tanti precedenti in città. E se ne va così in fumo buona parte dei 38 mila euro impiegati dal Comune per la ripiantumazione di via Serio. Stessa sorte, con buone probabilità, è toccata o toccherà ad altri alberi di quell’esercito di 133 abbattuti poco più di un anno fa. Il caso ha tenuto banco per settimane nell’estatate del 2021, quando, alla luce della relazione stilata dagli agronomi piacentini Miceli-Solari per conto dell’amministrazione, è emerso che 133 alberi in diverse vie della città erano considerati malati o a rischio cedimento. Di qui la decisione della giunta, che ha proceduto con gli abbattimenti ignorando le proteste dei cittadini, gli esposti in procura e le proposte delle associazioni ambientaliste, che chiedevano analisi alternative. Il sindaco Galimberti e l’allora assessore al Verde, Rodolfo Bona, hanno tirato dritto e 133 piante tra via Adda, via Aglio, via Boschetto, il cimitero, via dei Cipressi, via Fulcheria, via Marmolada, viale Po e vie limitrofe hanno subìto l’onta della motosega. Immediate le rassicurazioni e le promesse del sindaco: verranno subito rimosse le ceppaie e saranno ripiantumate 190 essenze. Per la fornitura e la messa a dimora dei nuovi alberi, è stato stipulato un accordo quadro del valore complessivo di 400mila euro e le piantumazioni hanno fatto seguito agli abbattimenti. Messo il cuore in pace, si fa per dire, si è rimasti a osservare quegli esili alberelli piantati in via Serio al posto degli imponenti, vecchi, tigli. Oggi, a mesi di distanza da quei lavori, la triste conferma: almeno metà delle nuove piante è morta di sete. Alla faccia di promesse e rassicurazioni e di quella Consulta del Verde Pubblico istituita dal Comune giusto pochi mesi fa e che deve, evidentemente, ancora prendere atto del fatto che a Cremona le promesse si fanno con estrema facilità. Tutt’altro che facile è mantenerle.
Federico Centenari