Cremona, arrestata la baby gang di Piazza delle Tramvie

Per motivi futili legati a screzi precedenti, avevano aggredito due coetanei con tubi di ferro e altro e si erano accaniti con calci e pugni, nonostante le vittime fossero già cadute a terra. Ad uno di loro avevano causato lesioni guaribili in 30 giorni, picchiandolo fino a lasciargli sul volto il segno della suola di una scarpa. Una baby gang violenta e spregiudicata quella che aveva agito in piazza delle tramvie a Cremona lo scorso 13 ottobre. Una banda che è stata rintracciata dagli agenti della questura di cremona che hanno eseguito otto misure cautelari di cui sei in carcere (cinque nei confronti di minorenni e una di un maggiorenne) e due agli arresti domiciliari. Gli undici indagati, molti di origine nordafricana ma anche italiani e alcuni con precedenti, sono accusati di rapina aggravata e lesioni aggravate e i cinque minorenni sono stati portati all’Istituto penale minorile Beccaria di Milano. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e analizzato le immagini del sistema di videosorveglianza e sono arrivati alla banda che spesso sostava nell’area della Stazione, in particolare all’orario di uscita di scuola. Il gruppo, di età compresa tra i 16 e i 19 anni e nullafacente, terrorizzava con botte e minacce nel piazzale dei pullman e dopo aver agito si compiaceva di quanto fatto sui social sentendosi impunibile. “Sanno che siamo stati noi, ma anche oggi non ci siamo” scrivevano su . Il pestaggio era stato particolarmente violento e una delle vittime era stata operata alla testa. Nell’ordinanza il gip Giulia Masci scrive che sussistono “certamente” le esigenze cautelari nei confronti degli indagati per la gravità dell’accaduto e per le “modalità di azione, indicative dell’assenza in capo a tutti loro di freni inibitori e del disprezzo per la vita umana. Un gruppo che non ha esitato ad accanirsi sulle persone offese, colpendole ripetutamente. Il fatto in sé, proprio per le allarmanti modalità esecutive, rende concreto ed attuale il pericolo di reiterazione criminosa”.