Il questa puntata di Laboratorio Salute, il nostro piccolo giardino zen, dove noi tutte le settimane, possiamo sperimentare insieme e a coltivare tutto quello che fa bene al corpo allo spirito e anche all’anima; nella prima parte di trasmissione avremo il Professor Giuseppe Mauro e la naturopata Gabriella Artioli che presenteranno il sistema innovativo a base di ioniterapia come soluzione contro i dolori di schiena ed articolari.
“La mancanza di energia nell’organismo è all’origine di molte malattie”. È questa la convinzione che ha sempre mosso il Professor Giuseppe Mauro che, dopo 15 anni di ricerche, è riuscito a brevettare un sistema affidabile “Ioniflex®”in grado di generare ioni negativi in modo continuo.
Il corpo umano all’apice della sua forma fisica è elettrizzato per il 90% di carica negativa e, quando questa carica diminuisce, il nostro organismo ne risente. Il nostro organismo, da solo, non è capace di creare gli ioni Negativi essenziali per la sua salute e li cerca nella natura: li trova in riva al mare, in alta montagna, in luoghi incontaminati e privi di smog. Bisognerebbe essere sempre a contatto con le benefiche energie di un ambiente ricco di Vitali ioni Negativi ma il nostro lavoro, la nostra vita quotidiana ci chiedono sforzi continui in luoghi dove la dispersione della nostra carica è inevitabile. Le nostre molecole perdono gli elettroni che sono la loro forza ed è per questo che ci si sente spossati, non più scattanti ed energici. La ioniterapia ristabilisce questo equilibrio. Ed è così che, con la carica vitale degli ioni Negativi, il nostro corpo riprende vita, combatte i dolori e affronta le patologie di cui siamo affetti, potenziando l’effetto della fisioterapia, dei farmaci, dell’integrazione ed alimentazione. Gli ambiti della ioniterapia sono infiniti:
La naturopata Gabriella Artioli ha incominciato ad utilizzare la ioniterapia dopo che una cliente, affetta da problema tumorale (che seguiamo da circa 6 anni e ha scelto di rifiutare l’intervento chirurgico e curarsi con metodologie totalmente naturali) gode tutt’oggi di ottima salute. Facendo leva sulle sue specifiche conoscenze, ha sviluppato un protocollo personale che tiene conto dei meridiani. Così, se ad esempio il paziente segnala un problema alle ginocchia, oltre a trattare quella zona specifica agisce anche sui meridiani che passano in quel punto. Un metodo di lavoro – questo – che porta le persone da lei seguite ad uno stato di benessere ottimale molto più velocemente.
Dopo il trattamento la persona è molto più rilassata e questo perdura anche nei giorni a seguire. Ciò non è determinato solo dal fatto che le si è ridotto il dolore, ma soprattutto perché gli ioni negativi apportano benessere a tutte le cellule.
La ricarica cellulare, neutralizzando gli effetti dello stress ossidativo, consente un benessere generalizzato. Svolge un’azione antinfiammatoria, antalgica e anti-aging e permette di mantenere e ripristinare qualsiasi funzionalità fisica e organica.
Reintegrando gli ioni negativi, infatti, l’Organismo non solo mantiene il suo stato di salute ottimale, ma soprattutto riesce a riparare i danni e a risolvere i problemi già insorti. È così che il nostro corpo riprende vita, combatte i dolori e affronta le patologie di cui siamo affetti, potenziando l’effetto di qualunque cura.
Grazie agli ioni negativi vitali, le Cellule fanno il pieno di quell’energia vitale indispensabile per mantenere o recuperare armonia e salute.
Attraverso la IONITERAPIA si riporta l’equilibrio perduto, immettendo nell’organismo una ricarica di IONI NEGATIVI.
Nella seconda parte avremo in studio il Dottor Pattera, biologo e divulgatore scientifico che ci parlerà di ghiandola pineale, DMT e melatonina (ormoni degli Dei).
C’è DMT nel cervello? Quale potrebbe essere la sua funzione? Per decenni, queste domande hanno occupato le menti dei ricercatori nel campo degli psichedelici, e rispondere ad esse non è mai stato semplice. La ricerca moderna va ben oltre i tentativi di dimostrare le idee romantiche sul rilascio di DMT dalla ghiandola pineale durante esperienze di premorte. Esaminando i singoli neuroni, ricerche recenti indicano che la DMT potrebbe funzionare come un neurotrasmettitore non canonico, impegnato a proteggere il cervello da stress sia fisici che fisiologici.
I neurotrasmettitori sono piccole molecole secrete nel sistema nervoso per trasmettere informazioni tra diversi neuroni. Molte di esse – serotonina, dopamina, e adrenalina, per nominarne alcune – appartengono alla classe chimica delle monoammine. Anche il più potente psichedelico naturale, la N,N-dimetiltriptamina (DMT), appartiene a questa stessa classe di molecole. Si trovano tracce di DMT nel sistema nervoso animale (mammiferi inclusi), ma è molto più diffusa e meglio studiata nelle piante, dove aiuta alcune specie a difendersi da animali erbivori.
Gli uomini hanno estratto DMT dalle piante per secoli. Assunta oralmente, la DMT non è attiva poiché viene degradata dall’enzima monoamino ossidasi (MAO) presente nel tratto digerente dell’uomo. Da secoli gli sciamani amazonici hanno scoperto che combinando la liana contenente DMT con piante contenenti gli inibitori delle MAO, la degradazione della DMT può essere impedita. L’infuso psichedelico risultante da questa mistura è conosciuto come Ayahuasca da aya- (spirito) e -waska (liana).3
Dato chela DMT è simile alla serotonina, si è ipotizzato che essa potrebbe naturalmente presentarsi in qualità di neurotrasmettitore nel corpo umano. Dove si potrebbe trovare un neurotrasmettitore così peculiare? Congetture popolari, prendendo in prestito idee sia dalla scienza sia dalla mitologia, l’hanno collocata nella ghiandola pineale.
Il ruolo principale della ghiandola pineale è di regolare i pattern del sonno producendo melatonina. Ma la storia di questa struttura a forma di piccolo fagiolo che si trova nel proencefalo è molto più romantica. Nell’antico Egitto, essa rappresentava l’occhio del dio del cielo Horus, mentre in India è stata associata con il ‘’terzo occhio’’, la mitica porta verso una coscienza superiore. Una moderna attuazione di queste storie nasce da DMT: La molecola dello spirito, libro dello psichiatra Rick Strassman, dove ipotizza che un cervello morente possa secernere grandi quantità di DMT, permettendo così il passaggio della coscienza da una vita all’altra.
Professor Giuseppe Mauro
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Dottor Giorgio Pattera