Si parla di Cremona, nel Regno Unito ma al centro dell’attenzione della stampa britannica, non sono finiti i violini o il Po bensì l’inquinamento, in particolare, di un piccolo comune di 600 abitanti, Crotta D’Adda. Poco meno di due settimane fa, l’aria a Crotta è diventata irrespirabile a causa delle esalazioni maleodoranti dei fanghi, presumibilmente tossici, sparsi nei campi, che hanno costretti gli abitanti a chiudersi in casa e a patire irritazioni a gola, occhi e naso come ci hanno testimoniato. ‘The Guardian’ scrive anche che più di un terzo delle persone che vivono nella valle Padana e nelle aree circostanti ha respirato aria quattro volte il limite delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per il particolato più pericoloso nell’aria. Cremona, città con 60.000 residenti, è emersa come una delle città con la peggiore qualità dell’aria in Europa in una classifica pubblicata quest’anno dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA). Una situazione che, come testimoniano studi e classifiche internazionali e nonostante si attenda ancora uno studio epidemiologico, è nota da tempo.