Aveva ramificazioni anche in provincia di Cremona il sodalizio criminale dedito all’importazione e al traffico in Italia di sostanze stupefacenti, al centro di un’operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Brescia e il Servizio Centrale d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata. Le indagini hanno permesso di sequestrare beni per oltre 3 milioni di euro. La base era in Albania ma nel cremonese e nel milanese erano presenti due raffinerie di eroina pura al 90%, che veniva poi lavorata, per la successiva “distribuzione alla clientela” a cui sono stati messi i sigilli. La marijuana, i cui semi venivano importati in Italia per la coltivazione in loco in due serre (anch’esse sequestrate) era lavorata all’interno di altrettante cascine in provincia di Mantova e Modena. La cocaina era invece importata dall’Olanda in doppifondi elettronici appositamente ricavati sui mezzi gommati utilizzati per il trasporto. In collaborazione con le autorità albanesi, nel Paese balcanico sono stati posti sotto sequestro preventivo anche 5 immobili, 5 società/ditte individuali e quote societarie di un’azienda operante nel settore dei carburanti, 3 autoveicoli ed un peschereccio. Si tratta dell’epilogo di complesse e articolate investigazioni svolte nell’ambito di una Squadra Investigativa Comune (S.I.C.) sottoscritta tra la Procura della Repubblica di Bergamo e la SPAK di Tirana che aveva già portato, lo scorso 26 gennaio 2023, all’esecuzione sul territorio nazionale ed estero, a cura degli investigatori delle Fiamme Gialle, di 43 misure cautelari personali emesse simultaneamente dalle Autorità Giudiziarie italiana ed albanese, nonché al sequestro di oltre 120 kg. di cocaina, 15 kg. di eroina purissima, 129 kg. di marijuana e 92 kg. di hashish.