Dalle scimmie ai grandi felini. In Costa d’Avorio è normale avere delle bestie selvatiche come animali domestici, ma ora gli ivoriani, con il virus di Ebola che in due Paesi confinanti ha ucciso 1.800 persone, iniziano ad avere dei dubbi su questa loro abitudine. Per avere un’idea della preoccupazione che si sta diffondendo basta fare una visita allo zoo di Abidjan, la capitale economica del Paese. Qui hanno cominciato ad accogliere gli animali abbandonati dai proprietari, consapevoli del fatto che le bestie selvatiche possono essere portatrici della terribile febbre emorragica.”Alcuni animali – racconta Daouda Soro, veterinario allo zoo di Abidjan – sono stati liberati nelle strade dei quartieri residenziali. La gente ci chiede di prendeli perché passanti e residenti tentano di ucciderli. Generalmente chi ci avverte lo fa perché ama gli animali e ci contatta per vedere se riusciamo a salvarli, ma c’è anche chi si rivolge a noi perché ha semplicemente paura del virus Ebola. Gli è stato detto di non avere contatti con animali per questo preferiscono sbarazzarsene”.Agli esemplari abbandonati o donati è stata così riservata una porzione del giardino zoologico dove possono trascorrere in isolamento il periodo di quarantena, ma il vero rischio è il sovraffollamento. –3.04– “Se venisse diagnosticato un caso di Ebola in Costa d’Avorio – prevde il direttore zoo Samouka Kane – di certo si scatenerebbe il panico” e il numero di ospiti sarebbe destinato a crescere in modo esponenziale.Già oggi la maggior parte degli animali dello zoo, a parte l’elefante, ma compreso il leopardo, sono frutto di donazioni da parte di persone che non volevano più tenerli a casa una volta cresciuti.