L’associazione EssereAnimali ha promosso una petizione sulla piattaforma Change.org per chiudere tutti gli allevamenti di visoni in Italia. Nel nostro Paese sono ancora 20 quelli presenti, con una produzione annuale di 200.000 pelli derivanti dall’uccisione di questi innocenti animali. Una proposta di legge che introdurrà anche nel Italia il divieto di allevamento di animali “da pelliccia” è già stata presentata e assegnata da tempo alle commissioni referenti di Camera (C288) e Senato (Atto S62). Con questa petizione, si chiede ai membri di queste commissioni di impegnarsi a calendarizzare la discussione in Parlamento di questa legge, in modo da fare anche da noi, un passo etico e di rispetto degli animali. L’associazione EssereAnimali ha documentato tutti questi allevamenti italiani con un filmato chiamato “Morire per una pelliccia”, visibile sull’apposito sito www.visoniliberi.org. Vi si vedono animali prigionieri per tutta la vita in gabbie affollate e minuscole. Sono stati documentati casi di numerosi visoni feriti alla testa, agli occhi e alle zampe, stressati, con comportamenti compulsivi e stereotipati, costretti a vivere anche accanto ai cadaveri dei loro simili.La prigionia negli allevamenti stravolge completamente le esigenze e le necessità dei visoni, animali amanti dell’acqua e di lunghe nuotate, capaci in natura di percorrere chilometri in un solo giorno, costretti invece a vivere in gabbia e privati dell’acqua, del contatto con il terreno e l’erba, della libertà. Già 6 Paesi Europei hanno abolito l’allevamento di animali per farne pellicce. Altri, come Germania e Svizzera, hanno posto restrizioni tali da costringere alla chiusura gli allevamenti presenti. Il divieto di allevare volpi e visoni è inoltre in avanzata fase di discussione anche in Irlanda e Belgio. La redazione di Telecolor ha già sottoscritto la petizione, firma anche tu.
Per firmare la petizione: https://www.change.org/p/calendarizzare-discussione-per-abolire-gli-allevamenti-di-visoni
Per info: EssereAnimali www.essereanimali.org
Scrivi