La Commissione internazionale per la caccia alle balene chiede al Giappone più trasparenza e maggiori informazioni che dimostrino gli scopi scientifici del loro nuovo programma antartico di caccia. Si deve stabilire se la proposta giapponese “Newrep-A”, che prevede la caccia di 3.996 balene in 12 anni, sia valida e giustificabile, o se debba considerarsi illegale come il programma precedente, bocciato anche dalla Corte internazionale di giustizia. Già più di un anno fa il Giappone era stato accusato di abusare della cosiddetta moratoria sulla caccia alla balene per scopi scientifici che risale alla fine degli anni ’80. Per gli esperti della Commissione la nuova proposta contiene informazioni insufficienti e serve una revisione complessiva delle operazioni che Tokyo intende svolgere. Il nuovo programma dovrebbe partire a dicembre, dopo una stagione di stop: si parla di 333 esemplari da cacciare in un anno, contro i 900 di quello precedente.Il Giappone ritiene che la popolazione di balene sia sufficiente per condurre una caccia sostenibile e la carne di balena in alcune aree del Paese viene considerata un alimento prelibato.Per la Corte internazionale di giustizia ci sono pochi dubbi: il programma “non ha scopi scientifici” e si caccia abusando dell’esenzione per la ricerca. Tuttavia le sanzioni non sono vincolanti e si rischia una nuova stagione di mattanza.