Ad Angela, monzese di 47 anni, viene diagnosticata una malattia autoimmune all’età di 30. Sono vari i disturbi che le crea questa malattia: tendiniti ad entrambi i talloni; forte dolore allo sterno; dolori acutissimi alle ginocchia; dopo la seconda gravidanza riscontra mal di schiena notturno, tanto da costringerla a dormire seduta per non avere dolore. Infine, anche l’uveite sull’occhio sinistro, molto dolorosa e lunghissima da guarire. Spondilosi anchilosante è il responso del reumatologo che la visita: cioè una malattia autoimmune cronica, per tutta la vita. Dall’età di trent’anni assume il farmaco Salazopirina, tre volte al giorno in capsule. Dopo un primo periodo in cui la malattia sembra tenuta sotto controllo, i dolori articolari sono rari, improvvisamente a 3 anni dalla diagnosi ricompare l’uveite, questa volta all’occhio destro. Casualmente nel 2012, a casa di amici, sento parlare del dottor Mozzi in televisione, canale 18 Telecolor: è la folgorazione sulla via di Damasco. Pur non avendo mai sentito questa teoria, ne viene immediatamente incuriosita. Dal giorno dopo comincia la dieta secondo il suo gruppo sanguigno, A positivo, e rimane piacevolmente sorpresa dalla rapidità di ottenimento dei risultati. Nel giro di una settimana la sua stanchezza quasi cronica, che cominciava da appena sveglia, sparisce. Da tre anni si alimento come gruppo A, ha smesso di prendere il farmaco che avrebbe dovuto assumere praticamente per tutta la sua vita ed ha risolto il suoi problemi. Gli esami di controllo sono perfetti.