Questa mattina quattordici attivisti di Greenpeace hanno protestato presso il centro congressi europeo del Lussemburgo per dire no al Ceta. Uno striscione di oltre 70 metri è stato srotolato con la scritta “Non svendete la democrazia – #StopCETA”. Secondo gli ambientalisti l’accordo commerciale tra Ue e Canada che è al centro dell’incontro tra tutti i ministri dei Paesi Ue, rappresenta una minaccia per l’ambiente e per la democrazia. L’accordo infatti è frutto di una negoziazione che non ha incluso la società civile e i Parlamenti nazionali e che ha come obbiettivo, in particolare, la tutela degli investitori stranieri. All’interno del Ceta infatti c’è anche l’ICS, sistema di protezione degli investimenti, che ogni multinazionale con sede o filiale in Canada potrà utilizzare contro le leggi o gli standard imposti dall’Europa. Con l’accordo le aziende canadesi avranno anche accesso agli appalti per tutti i servizi pubblici, compresi quelli legati all’acqua. Se ci sarà l’accordo, i rappresentanti dei 28 Stati membri dell’Ue, la stessa Ue e il Canada firmeranno ufficialmente il CETA durante il vertice di Bruxelles del prossimo 27 ottobre. Se il Parlamento Ue voterà a favore del CETA, gran parte dell’accordo entrerà provvisoriamente in vigore prima che i Parlamenti nazionali abbiano il tempo di esprimersi a riguardo.