Arcobaleno, ecco come lo vede l’occhio umano

L’arcobaleno è una delle visioni più belle di cui sia dato all’occhio umano di godere. In esso è racchiuso lo “spettro base”, ovvero tutta la luce che noi possiamo vedere, che si suole riassumere in questa griglia di colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto. Ma in base a quali meccanismi si palesa alla vista umana?

Andiamo a scoprirlo.

L’arcobaleno è un fenomeno ottico e meteorologico che si manifesta quando la luce del Sole attraversa le gocce d’acqua rimaste in sospensione nell’aria dopo un temporale, o presso una cascata o una fontana. Esso ha anche un significato religioso: nella Bibbia simboleggia infatti il patto di alleanza fra Dio e l’uomo. La sua formazione è data da tre effetti ottici distinti: rifrazione, riflessione e dispersione. In pratica i raggi solari, quando entrano in una goccia di pioggia, vengono rifratti, cioè deviano la loro traiettoria.

 

Poiché questa deviazione è leggermente diversa per i vari colori che compongono la luce bianca (quella del Sole), avviene anche il fenomeno della dispersione: il raggio di luce bianca diventa cioè un fascio di luce colorata. Quando poi tale fascio arriva alla parete opposta della goccia, viene riflesso e rimandato indietro verso l’osservatore, che può ammirarlo in tutto il suo splendore, in quanto è reso evidente dal fondo scuro della nube che lo forma.

Ma la visione dell’arcobaleno non è sempre uguale. Il fisico scozzese James Clerk Maxwell ha studiato la percezione dei colori, arrivando alla conclusione che ne esistono due tipi: il “colore spettrale”, ovvero uno dei colori dell’arcobaleno o una combinazione di essi; e il “colore percepito”, quello che l’occhio umano trasmette al cervello.

Non sempre, infatti, le due cose coincidono: la vista talvolta può percepire come uguali combinazioni diverse di colori. L’occhio umano – in particolare – contiene tre tipi di cellule fotosensibili, ciascuno sensibile a una diversa banda di colori. I daltonici mancano di alcune di queste cellule, per questo non riconoscono determinati colori e a volte nessuno, se possiedono un solo tipo di cellule.

Ma se l’arcobaleno è un fenomeno così affascinante, tale da appagare la nostra vista e renderci felici, vale la pena averne una visione cristallina. Se pensate che nel vostro caso non sia così, potete rivolgervi per maggiori informazioni al nostro istituto specializzato SERI, un centro all’avanguardia per la chirurgia e la clinica oftalmica, per individuare ed eventualmente correggere i vostri disturbi legati alla salute degli occhi.

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