La droga continua a mietere vittime. Nel 2015, in Europa, secondo i dati dell’Osservatorio europeo sulle Droghe, sono stati 8500 i decessi per uso e abuso di sostanze stupefacenti, in particolare eroina e altri oppioidi. A generare allarme, sono però le droghe a base di anfetamine come l’ectsasy, sempre più presente tra i giovani. Sarebbero infatti 155mila le persone tra i 15 e i 34 anni che nel 2015 avrebbero fatto uso di sostanze stimolanti, reperite con estrema facilità. Il 19% dei ragazzi italiani ha, invece, fatto uso di cannabis e suoi derivati, nel 2016: 1 su 5. Secondo uno studio dello European School Survey Project on Alcohol & other drugs (Espad), condotto annualmente dall’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr e diffuso dalla Comunità di San Patrignano, nel 2015 il 34% degli studenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso e circa il 27% durante l’ultimo anno. Preoccupano anche le nuove quantità e i nuovi metodi di assunzione, per esempio, dell’Mdma, presa in concentrazioni 7 o 8 volte maggiori, diluita in un liquido da assumere nel corso di tutta la notte. Sino a qualche anno fa veniva assunta una sola pasticca, pari a circa 100-125 milligrammi, che tuttavia provocava un effetto circoscritto nel tempo. Una dose maggiore risulta anche più tossica e può essere subito letale. Non a caso il 90% dei decessi tra i giovani ha coinciso con la prima assunzione della sostanza.