Il terremoto costa più della prevenzione e dell’abusivismo

Il terremoto costa più della prevenzione: ecco le cifre. L’Italia è divisa in 4 zone sismiche. La 1 e la 2 sono considerate ad alto rischio; in queste zone, oltre il 56% degli edifici sono pre-1970 e sono stati quindi costruiti senza alcuna tecnica antisismica. Solo il 5% degli edifici è stato costruito dopo il 2000, con tecniche moderne e norme restrittive. Nella sola zona 1 vivono 3 milioni di persone in 1 milione e 600mila abitazioni. Secondo la Protezione civile i danni diretti dei terremoti in 40 anni sono stati di almeno di 150 miliardi di euro, senza contare i costi umani. Mettere in sicurezza gli immobili italiani costerebbe cifre che a seconda delle stime, molto variabili, vanno da da 6 a 850 miliardi di euro; dipende dall’ampiezza degli interventi. Fino al 2021 esiste però anche il Sisma Bonus, approvato dalla finanziaria 2017: 96.000 euro di agevolazione fiscale per chi mette in sicurezza la sua casa con interventi certificati. La chiave è la prevenzione. — E poi, purtroppo, c’è la casa abusiva che costa meno a chi la costruisce su un terreno di proprietà: 100 metri quadrati costano 155mila euro. Abusivi, 65mila.Si risparmia sui documenti del permesso: visure, progetto, relazione sui materiali, certificati sanitari, strutturali, paesaggistici. Si risparmia sui costi da versare al Comune: oneri di urbanizzazione e di costruzione. L’abusivismo è un reato penale. Dal 1985 ad oggi, tre condoni edilizi. 20 case su 100 costruite senza permessi. Nel 2008 erano 8 su 100. Effettuate solo il 10% delle ordinanze di demolizione