Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, che riguarda l’evaporazione naturale delle acque rappresenta una promettente fonte alternativa di energia rinnovabile. Lo studio è stato condotto da Ozgur Sahin e colleghi dell’Università di Tokyo, che valuta la quantità di energia che può essere raccolta da questo processo naturale e rivela che l’evaporazione naturale dell’acqua potrebbe fornire un’energia con una densità di potenza di tre volte superiro a quella dell’energia eolica. Quasi la metà dell’energia solare assorbita dalla superficie terrestre si traduce in evaporazione, un processo che riguarda gli ecosistemi, le risorse idriche, il tempo e il clima. Recenti studi hanno dimostrato la capacità di trasformare l’energia di evaporazione in lavoro, ma c’è poca conoscenza circa la disponibilità, l’affidabilità e il potenziale globale di questa risorsa.
Gli scienziati hanno appunto sviluppato un modello in grado di descrivere l’impatto sul processo globale di evaporazione di un eventuale motore alimentato dall’evaporazione stessa. Inoltre, il modello fornisce anche una previsione su come questa fonte di energia possa essere ottimizzata per arrivare alla massima prestazione possibile nell’ambiente naturale. Le stime formulate raccontano di una potenza di 325 gigawatt ricavabile dall’evaporazione dei laghi e delle altre riserve idriche più grandi di 0,1 chilometri quadrati (esclusi i Grandi Laghi) negli Stati Uniti. Si tratta di un dato del 69 per cento superiore al tasso di generazione di energia elettrica statunitense nel 2015.
I risultati indicano che la potenza disponibile a partire da questa risorsa naturale è paragonabile a quella del vento e dell’energia solare, ma non è dipendente dalla variabilità delle condizioni meteorologiche. Inoltre, c’è da considerare che gli avanzamenti tecnologici potrebbero anche essere in grado di ridurre quasi della metà le perdite di acqua evaporata, il che potrebbe favorire l’implementazione di questi sistemi di raccolta energetica in regioni che soffrono di scarsità idrica.