Balocco è un’azienda che da sempre si associa ai dolci natalizi e che fa del Natale una delle maggiori occasioni di vendita.
Nel corso dei mesi passati, Il dipartimento di sensibilizzazione aziendale di Animal Equality ha instaurato una conversazione con l’azienda al fine di ottenere un impegno pubblico a smettere di utilizzare uova provenienti da galline allevate in gabbia senza mai ricevere una risposta significativa da parte dell’azienda, la quale ha però recentemente annunciato sul proprio sito “per i nostri prodotti utilizziamo uova di galline allevate a terra”. L’annuncio, che avviene in prossimità del Natale, è estremamente vago: non stabilisce una data, non chiarisce se l’azienda utilizzi esclusivamente uova di galline allevate a terra, e non precisa se la politica si riferisca solo alle uova in guscio oppure anche gli ovoprodotti utilizzati dall’azienda. Non sarebbe la prima volta che un’azienda pubblica un comunicato estremamente vago ed ingannevole sul proprio sito al fine di fare credere ai propri consumatori di comportarsi meglio di quanto faccia in realtà, ed è per questa ragione che abbiamo motivo di credere che questo comunicato non sia veritiero ma che sia invece una mera operazione di marketing volta ad incrementare le vendite durante il periodo natalizio.
Per questo motivo abbiamo deciso di iniziare una campagna volta ad informare i consumatori riguardo l’estrema vaghezza del comunicato di Balocco, la quale desta molti sospetti, e ad ottenere dall’azienda un comunicato che sia chiaro, trasparente, ed affidabile.
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Le gabbie per le galline ovaiole costituiscono una delle peggiori forme di maltrattamento nei confronti degli animali allevati a scopo alimentare: l’assenza di luce naturale, il sovraffollamento, lo stato di reclusione estrema e l’aria resa irrespirabile dallo spesso strato di deiezioni stagnanti causano alle galline un fortissimo stress espresso sotto forma di cannibalismo, perdita delle piume e caduta della cresta. A causa di queste terribili condizioni di vita molte galline si ammalano e muoiono agonizzando ed i loro cadaveri vengono lasciati a decomporsi nelle gabbie in cui le compagne ancora vive continuano a deporre le uova destinate al consumo.
Rinchiudere le galline in gabbia è una pratica crudele che i consumatori non sono più disposti a tollerare e le aziende concorrenti lo hanno già compreso. Aziende concorrenti del settore dolciario, come Galbusera, hanno già preso un impegno pubblico e serio a non approvvigionarsi più di uova provenienti da galline allevate in gabbia, ed è ora che anche Balocco faccia chiarezza su un tema importante come il benessere degli animali.
Questa petizione sarà consegnata a:Amministratore Delegato
Alberto Balocco
Responsabile della comunicazione
Alessandra Balocco
Product Marketing Manager
Stefano Allasia
5 altri decisori…