“Andando avanti così nel 2050 avremo un crollo completo della filiera commerciale ittica, perché non ci sarago più pesci”.
A sostenerlo, intervenendo al Festival del futuro a Verona, è stata Mariasole Bianco, vice Chair della Wpa (Commissione mondiale delle aree protette della Iucn – Unione internazionale per la conservazione della natura).
“Anche per l’inquinamento della plastica in mare – ha spiegato – il 2050 è un anno un po’ fatidico, se continueremo di questo passo, a parità di peso ci sarà più plastica in mare che pesci. La barriera corallina supporta il 25% delle specie marine e con l’acqua sempre più calda le proiezioni a fine secolo prevedono che un corallo si scioglierà in sei mesi”.
“Ci vuole qualcosa – ha concluso – che sia una rivoluzione culturale, una delle cose affrontare con urgenza è la riconnessione dell’uomo alla natura. E l’esempio che arriva dalla nuove generazioni è importante: talvolta sono piccoli gesti su un percorso di cambiamento che è fondamentale”.