Crema, depositate le motivazioni della sentenza su Pasini

Crema Era il 29 ottobre dello scorso anno quando uscì la sentenza choc al processo per la morte di Sabrina Beccalli trovata morta il 15 agosto del 2020 in un appartamento di via Porto Franco a Crema. quel giorno la sorella della donna, Simona uscì dal tribunale indignata per quello che aveva sentito. Alessandro Pasini, l’amico della donna che era con lei la sera della sua morte, fu assolto dall’accusa di omicidio volontario con formula piena perché il fatto non sussiste. l’uomo è stato condannato a soli sei anni di carcere per i reati di distruzione di cadavere (il corpo di Sabrina dato alle fiamme nella sua Fiat Panda nelle campagne di Vergonzana) e di incendio pericoloso dell’auto. Il giudice per le udienze preliminari aveva disposto quindi l’immediata scarcerazione di Pasini che lasciò il carcere di Monza. Oggi, a distanza di meno di tre mesi, cambia poco da allora. Sono state infatti depositate in Procura le motivazioni di quel verdetto. Le 39 pagine di motivazioni di sentenza si basano su un assunto principale, ovvero quello di un’indagine viziata da un clamoroso errore che si è verificato nelle fasi inziali ovvero quello di aver scambiato i resti della donna per quelli di un animale e di averli quindi bruciati. Tra le motivazioni si legge che non è stata raggiunta la prova “oltre ogni ragionevole dubbio” che la notte del 15 agosto del 2020 Pasini uccise l’amica dopo il suo rifiuto a seguito di un suo approccio sessuale. Nessun dubbio invece sul fatto che quella sera di ferragosto i due si incontrarono per sniffare cocaina nella casa, in via Porto Franco. Stando al racconto di Pasini, dunque, il decesso sarebbe avvenuto a causa di una sua caduta accidentale dettata dalle condizioni della ragazza. Secondo la Procura e gli avvocati di parte civile, che ora decideranno come procedere, Pasini quella notte aggredì con violenza Sabrina e la uccise.