Referendum Cannabis, Comitato: “nessun errore nel quesito”

ll giorno dopo la “bocciatura” del referendum sulla cannabis – con la spiegazione da parte del Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato dei motivi dell’inammissibilità – è arrivata la replica del Comitato Referendario che spiega le scelte del quesito. Mentre il Presidente Amato contesta che il quesito referendario non era sulla cannabis ma sulle sostanze stupefacenti, il Comitato ribadisce che non c’è stato alcun errore nella formulazione perché i commi citati sono strettamente legati e perché il riferimento alle droghe pesanti è stato in qualche modo fuorviante: è la sola cannabis che si può coltivare in maniera rudimentale e poi essere consumata come stupefacente mentre cocaina e papavero devono essere ampiamente lavorati. resta il fatto che la cannabis terapeutica ha dimostrato in questi anni di essere una valida alleata che può essere impiegata in molte patologie.