A tre anni dall’arrivo dei primi casi di Covid-19 tracciamo una retrospettiva, a partire dalla censura e dalla soppressione del dissenso scientifico sull’uso dei ‘’vaccini’’ che hanno avuto implicazioni deleterie e di vasta portata per la medicina, la scienza e la salute pubblica.
La dottoressa Patrizia Gentilini, oncologa, intervistata dalla giornalista Loretta Gregori, racconta come la ‘’gestione’’ della comunicazione su vaccini e sulle cure contro il Covid hanno danneggiato la reputazione e le carriere di medici e scienziati dissenzienti, indipendentemente dal loro status accademico o medico e indipendentemente dalla loro statura. Molti non hanno avuto il coraggio di esprimere una posizione contraria. La dottoressa Gentilini non è stata tra questi ultimi.