Crotta. Sono inodori, incolori e insapori, sono chiamati “inquinanti eterni” e servono per rendere antiaderenti le padelle, creare vernici, spray e strumenti antincendio: la sigla di queste sostanze perfluoroalchiliche è Pfas e ora, oltre che in Veneto, sta diventando nota anche in Lombardia: secondo l’inchiesta Forever Pollution Project realizzata da 18 organi d’informazione europei, la contaminazione sarebbe stata accertata in 11 siti cremonesi. Il dato peggiore è a Crotta d’Adda, dove sarebbero stati rilevati 297 nanogrammi per litro d’acqua, poi Casaletto Ceredano, 134, e Pizzighettone, 120.
Claudia Barigozzi