Cominciamo questo viaggio a Gravellona Lomellina (PV) conosciuta come il paese dell’arte per gli affreschi, murales che decorano le case, le facciate e gli angoli, figure in ferro battuto sui tetti, mosaici ai marciapiedi e altre decorazioni sparse in po’ in tutta la città. L’etimologia del suo nome è di origine etrusca da “Grava” cioè ghiaiosa, del greto del fiume. Lomellina storica provincia di Pavia il cui nome deriva da Lomello gioiello medioevale, oppure dai Levi antico popolo ligure. E dato che il territorio era bello, ricco e fertile lo chiamarono Laevorum Mellum ossia il miele dei Levi. Andremo poi ai Tre laghi parco immerso nel verde che sorge su un residuo di terrazzo fluviale che si affacciava un tempo il Terdoppio. Il primo lago si chiama Volpera perché esisteva un fontanile oggi scomparso.
Il secondo è il Lago dei Pescatori che è il più piccolo dei tre. Ed infine il terzo detto il Lago delle Streghe perché vicino scorre una roggia chiamata delle Streghe. Evento importante dell’anno è “La Notte delle Anime” dove nel buio si vedono danzare migliaia di lucciole. Uno spettacolo magico delle notti estive con la loro danza nunziale. E inoltre falò, fiaccole e musica. Un tempo a Gravellona vivevano i Celti che furono un insieme di popoli che si erano estesi in un ampia area dell’Europa e toccarono il massimo apogeo nel III e IV secolo A.C. Valorosi combattenti, alti, muscolosi, coraggiosi, si stanziarono in un’ampia area dell’Europa, dalle isole britanniche fino al bacino del Danubio, oltre ad alcuni insediamenti isolati più a sud, frutto dell’espansione verso le penisole iberica, italica e anatolica.
Vi parlerò del loro mondo, le loro ricorrenze, il ruolo dei Bardi, cantori delle loro gesta eroiche. Infine andremo al Mulino Barbavara, antica e nobile famiglia di Milano, il cui personaggio più noto fu Francesco Barbavara che divenne consigliere di Gian Galeazzo Visconti Duca di Milano.