Milano. Sabato 23 maggio 2015 si svolgerà un corteo nazionale ControExpoAnimalisti con maxischermo al seguito, organizzato da Associazione Animalisti con la partecipazione di Leal Lega Antivivisezionista, I.A.P.L. International Animal Protection League e da gruppi autonomi di attivisti. Il concentramento sarà alle ore 14.00 in piazza S. Eustorgio; arrivo in piazza Cordusio dove è previsto un palco per interventi.
Corteo antispecista, pacifico e autorizzato con attivisti provenienti da diverse città italiane ed europee per sottolineare come questa esposizione chiamata demagogicamente “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita” sia in realtà una rosticceria di lusso e una beffarda rappresentazione dello sfruttamento animale, di quello minorile e di intere popolazioni, nonché dell’intero Pianeta.
Centinaia di persone sfileranno per le vie di una città già popolata di turisti e visitatori, per dirigersi in piazza Cordusio dove da un palco si spiegheranno le ragioni della protesta. Manifesteranno per spiegare come la fame nel mondo, il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia delle risorse idriche si possano tradurre con una sola parola: veganesimo, mentre gli allevamenti intensivi finalizzati alla produzione di carne e latte affamano e assetano il Terzo e Quarto Mondo.
Per rappresentare i diritti della parte lesa di Expo, ovvero gli animali, i partecipanti alla manifestazione e tanti volontari si sono autotassati per noleggiare un maxi schermo che seguirà il corteo, proiettando per tutto il giorno immagini di animali di ogni specie vittime di allevamenti intensivi e macelli. I video realizzati da molte associazioni animaliste sono recenti e si riferiscono a situazioni di sofferenza estrema riprese in allevamenti e macelli italiani ed europei.
Alessandro Mosso, presidente di Associazione Animalisti dichiara: “La nostra protesta vuole esprimere una ferma opposizione verso Expo al soldo delle multinazionali colpevoli di ogni nefandendezza etica e ambientale quali McDonald’ s, Monsanto, Nestlè, Coca Cola, Kellogs, Kraft, Ferrero e altre come Bayer e P&G che sono fra i maggiori promotori della vivisezione nel mondo. Al messaggio distorto che ne deriva si è aggiunta anche la “nostrana” azienda Beretta che stermina quotidianamente migliaia di suini senzienti solo per soddisfare la gola di una popolazione viziata e con il colesterolo alle stelle. Una delle finalità del nostro messaggio è che i consumatori non si facciano manipolare e si chiedano se questo sia davvero il modo per rappresentare ecosostenibilità ed etica”.