Senza proteggere ambiente e suolo sarà impossibile tutelare il pianeta: per questo, attraverso la petizione salva il suolo, si cerca di sensibilizzare il maggior numero di persone possibile sul tema. Ogni anno, infatti, in Europa vengono distrutti mille km quadrati di suolo fertile, soffocando sotto il cemento un’area grande come l’intera città di Roma. In 50 anni in Europa è stata cementificata un’area agricola estesa come l’intera Ungheria, mentre la popolazione europea è diventata sempre più dipendente dalle importazioni di prodotti agroalimentari. A lanciare l’allarme sono 400 organizzazioni europee che puntano a raccogliere un milione di firme per fermare il consumo di suolo e contrastarne il degrado costante in Europa. Minacce che hanno effetti diretti sulla nostra vita, le risorse naturali, l’alimentazione e la salute. La petizione, lanciata dall’Iniziativa dei Cittadini Europei People4soil, punta a ottenere una legislazione specifica per tutelare il suolo a beneficio delle generazioni presenti e future. ”Il suolo è un bene comune, come l’acqua e l’aria. Contenere il consumo di suolo vuol dire tutelare il cibo che mangiamo, la nostra sicurezza, la salute dei nostri figli, l’immenso patrimonio della biodiversità. Per questo la sua tutela ci riguarda’‘, sottolineano, tra le altre, Acli, Fai, Legambiente, Lipu, Slow Food, Wwf, tutte associazioni italiane (80 in tutto) che si schierano così con le 400 organizzazioni europee, fra associazioni ambientaliste, Ong di cooperazione, forum per il paesaggio, associazioni ricreative e di impegno sociale, tutte unite nella campagna “salviamo il suolo”. Per firmare clicca qui.
