Metodo Pilates e Beat Parkinson’s a Laboratorio Salute

Metodo Pilates e Beat Parkinson’s a Laboratorio Salute

In questa puntata di Laboratorio Salute avremo due ospiti che presenteranno i benefici che si possono trarre da due discipline olistiche collegate alla danza e al movimento. La ballerina e coreografa Anna Mondini che ci presenterà il Metodo Pilates e Simone Sistarelli ci presenterà il progetto Beat Parkinson’s.

Nella prima parte avremo la ballerina e coreografa Anna Mondini che ci presenterà il Metodo Pilates, la ginnastica perfetta corpo-mente, adatta a tutti, ideale per tonificare addominali e glutei e per una postura corretta.

Il metodo Pilates è finalizzato all’uso armonico di ogni parte del corpo e allo scarico delle tensioni dalla colonna vertebrale. Questo metodo si fonda su semplici principi: baricentro, respirazione, fluidità, controllo, precisione, concentrazione.  Pilates, ideatore dell’omonima disciplina, sosteneva che tutto passa per il centro: l’addome è il punto in cui si genera la forza necessaria al compimento di ogni esercizio, evitando sforzi eccessivi ad altri distretti corporei già troppo sollecitati (collo, spalle, muscoli dorsali).

Nella seconda parte conosceremo Simone Sistarelli, l’italiano che con il suo progetto dedicato ai malati di parkinsos ha fatto commuovere migliaia di utenti sui social network. Ballare fa bene a tutti.

Simone Sistarelli, ballerino e coreografo italiano, da anni vive e lavora a Londra, dove ha organizzato un’esclusiva classe di Popping dedicata ai malati di Parkinson. Il Popping è uno stile dell’Hip Hop che si basa sulla contrazione e rilascio dei muscoli a ritmo con la musica.

Questa materia di studio e attività sul campo ha dato vita al progetto internazionale «Popping For Parkinson’s», già sperimentato negli Stati Uniti, in Gran Bretagna ed ora anche in Italia.

Simone ha pensato che le persone malate di Parkinson sono già abituate al meccanismo contrazione-rilascio, e quindi devono solo imparare a riprendere il controllo del proprio corpo. La danza diventa anche un momento per socializzare, e oltre a combattere i tremori tipici dei parkinsoniani aiuta anche a uscire dalla depressione e dall’isolamento sociale.

Durante l’ora di ballo non si parla di malattia, semmai i malati ne parlano confrontandosi serenamente dopo la lezione. Questa malattia, che può colpire dai 45 anni ai 75 anni, nasce dalla carenza di dopamina, il neurotrasmettitore endogeno da cui dipende il piacere e ballare insieme crea maggiore  fiducia e combatte il relativo isolamento.

Contatti:

Simone Sistrelli

http://www.poppingforparkinsons.com/

superfunky@hotmail.it

Facebook: Simone Sistrelli

Instagram: Simone Sistrelli

Anna Mondini

www.fashiondancers.eu
E-mail: annamondini68@gmail.com

Facebook: Anna Mondini