La Lav non vuole assistere inerme all’ingiustizia che ancora una volta rischia di decretare l’uccisione di orsi in Trentino. Mentre le battaglie per salvarli sono approdate in tribunale, sotto la spada di Damocle c’è oggi la vita degli orsi M62 e F43. Entrambi sono condannati perché accusati di essersi avvicinati troppo all’uomo. La ricerca di cibo ha spinto più volte i plantigradi nei pressi dei cassonetti dei rifiuti: comportamenti ritenuti ‘problematici’, anche in assenza di episodi di aggressione o minaccia all’uomo, contro cui la Provincia dopo due tentativi di dissuasione, può procedere con l’uccisione. Il comportamento naturale degli orsi, però, poteva essere controllato dall’amministrazione che aveva infatti promesso la messa in sicurezza dei cassonetti.