Malattie autoimmuni. I rischi del vaccino anticovid secondo Bolgan

Secondo la dottoressa Loretta Bolgan, laureata in chimica e tecnologie  farmaceutiche alla Harvard Medical School di Boston, nota per aver partecipato alla commissione parlamentare di inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito i militari italiani impiegati in missioni all’estero fortemente esposti ad elementi chimici, tossici e radiologici e sottoposti a numerose vaccinazioni, il materiale genetico ingegnerizzato, quando iniettato attraverso il vaccino, può scatenare reazioni avverse di immunopatologia violenta, ovvero creare quella tempesta di citochine per cui il Covid-19 si è rivelato letale.

Tra gli effetti collaterali causati dal vaccino anti covid, sempre secondo la dottoressa Bolgan, ci sarebbero reazioni autoimmuni, malattie del sistema nervoso,(come Sla, sclerosi multipla e Sindrome di Guillain-Barrè), miocarditi autoimmuni, trombosi, patologie cardiovascolari, oncologiche fino ad arrivare all’ infertilità. Tutti coloro che soffrono già di queste patologie dovrebbero sottoporsi ad una accurata indagine pre-vaccinale. Stessa cosa per le persone potenzialmente a rischio, perché il vaccino potrebbe slatentizzare una patologia non ancora nota.

Le reazioni autoimmuni non si vedono subito, si vedono più in là nel tempo. Gran parte delle proteine oggetto dell’attacco autoimmune sono del sistema nervoso centrale.

Tre anni fa la dottoressa Bolgan ha segnalato al sottosegretario del Ministro della Salute uno studio dell’ISS, in cui si dimostrava che l’incidenza di polmoniti gravi aumentava del 50% nei vaccinati con l’antinfluenzale. Lo studio riportava inoltre il  12% in più di mortalità nei vaccinati, per potenziamento della malattia. Sempre secondo la ricercatrice Bolgan questo sarebbe stato già osservato nella sperimentazione dei vaccini contro la SARS, che sarebbero stati bloccati perché gli animali morivano di complicazione polmonare fatale una volta reinfettati.

I vaccini come quello per la dengue vennero ritirati dopo la morte di diversi bambini: l’azienda aveva sottovalutato l’incidenza di questa reazione avversa. Ma nonostante la maggior parte dei bambini e dei ragazzi sia colpita solo relativamente dal Covid, è partita all’ospedale Buzzi di Milano, come nel resto del mondo, la sperimentazione del vaccino anti-covid.

Per fermare questa roulette russa, la dottoressa Bolgan chiede la pubblicazione dei dati dei rischi noti e potenziali e la farmaco-vigilanza di tutti i vaccini anti covid, visto che tutti gli studi clinici finora adottati hanno previsto un monitoraggio da 7 a 15 giorni.